Tra i film in concorso per la decima edizione del , un cortometraggio nella categoria ha catturato l'attenzione del pubblico e degli addetti ai lavori. Si tratta di , scritto e diretto dalla giovane regista serbo-olandese , con la produzione affidata ad , regista e produttrice già nota al Premio Fausto Rossano. : "In una soleggiata giornata primaverile, tre donne, tutte di nome Svetlana, sono in una stazione ferroviaria da qualche parte nella Serbia meridionale. Aspettando un treno che sembra non arrivare mai". Il filmmaker e critico cinematografico , membro della giuria del Premio Fausto Rossano, ha condiviso il suo pensiero sul film con queste parole: " ".
Premio Fausto Rossano
Studenti
Three Women Named Svetlana
Natalia Boorsma
Aglaja Filipović
Ecco la sinossi
Claudio Gargano
Three women named Svetlana: un’attesa beckettiana nel corso della quale sembrano incontrarsi il cinema di Emir Kusturica, per l’ambientazione, le atmosfere e la surreale apparizione di una banda che suona musica balcanica sui binari di una piccola stazione ferroviaria, con quello di Wes Anderson per la compostezza e la simmetricità delle inquadrature, nonché l’uso dei colori che dialogano all’interno delle stesse tramite i costumi e le scenografie. Stile e forma non rimangono inerti ma sostengono il cuore del corto, ovvero la denuncia dell’arretratezza sociale e civile del proprio paese d’origine, rappresentate da un treno che non arriverà mai. Tale denuncia scaturisce dal confronto tra tre donne che rappresentano scelte di vita differenti e antitetiche rispetto a condizioni sociali sfavorevoli. Confronto che si risolve in una ritrovata e inattesa solidarietà
